Pos obbligatorio: in arrivo sanzioni a carico di esercenti e professionisti.

Il Decreto Recovery, nel testo in corso di modifiche da parte del Parlamento, nel momento in cui scriviamo, prevede un emendamento che introduce, da Gennaio 2022, una sanzione “Pos” di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione a carico degli esercenti o professionisti, che rifiutano pagamenti a mezzo carte di credito, carte di pagamento, prepagate, e, in genere, mezzi di pagamento elettronici.

Sembra così prendere effettiva concretezza l’obbligo Pos, già introdotto per la prima volta nel nostro Paese nel 2012 dal Governo Monti e risalente al Decreto Crescita 2.0 (Decreto-legge 179/2012, articolo 15, comma 4).

L’aspetto sanzionatorio si aggiungerebbe alla riduzione del limite ai pagamenti in contanti, già disposta a partire dal 1° gennaio 2022, a € 999,99 rispetto agli attuali € 1.999,99.

Chi si deve dotare di un POS

Sono tenuti a dotarsi di un terminale di pagamento:

  • commercianti
  • artigiani
  • attività di ristorazione
  • professionisti che esercitano in proprio e hanno un rapporto diretto con il cliente (ad esempio: avvocati, notai, commercialisti, medici)
  • attività ricettive come hotel, B&B e agriturismi
  • le attività itineranti, come quelle dei venditori ambulanti e similari

Bonus POS

La tracciabilità dei pagamenti, assicurata dagli strumenti elettronici utilizzati, favorisce gli incroci di informazioni e di dati, anche nei riguardi dei consumatori finali, grazie anche al formato strutturato delle comunicazioni che gli operatori dovranno trasmettere tramite il Sid (Sistema di interscambio dati).

Dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 opera il riconoscimento del credito per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico collegati a Registratori telematici e Server-Rt, per far fronte all’obbligo dei corrispettivi telematici.

Il Tax Credit

Il tax credit viene parametrato anche alle spese di convenzionamento o di quelle sostenute per il collegamento tecnico tra il Pos e gli strumenti di memorizzazione e trasmissione dei dati.
Sintetizzando:

  • Per quanto concerne le commissioni addebitate, a fronte di pagamenti tracciabili da parte di consumatori finali, per pagamenti elettronici ricevuti tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022, il credito d’imposta è parametrato all’ammontare integrale delle commissioni dovute e corrisposte dagli operatori agli intermediari finanziati, a prescindere dal livello di ricavi e compensi. Entro il 20 del mese successivo a quello di riferimento si riceve il calcolo delle commissioni e quindi del credito, utilizzabile solo in compensazione nei modelli F24, a partire dal mese successivo a quello della spesa
  • In caso di acquisto, noleggio o utilizzo di strumenti che consentono pagamenti elettronici (Pos) collegati a Rt o Server-Rt, sempre per acquisti eseguiti tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022 il credito d’imposta è parametrato al costo di acquisto, di noleggio, di uso degli strumenti e delle spese di convenzionamento o per il collegamento tecnico.
    Il credito, nel limite di spesa per soggetto di 160 euro, è pari a:

– 70% se i ricavi o compensi del periodo d’imposta precedente non superano 200mila euro;
– 40% con ricavi o compensi tra 200mila euro e 1 milione;
– 10% con ricavi e compresi tra 1 e 5 milioni di euro


myPOS, leader del settore

Tenuto conto di questo scenario legislativo l’adeguamento è sicuramente semplificato per via della presenza sul mercato di numerose soluzioni intuitive, facili da usare ed eleganti da vedere che myPOS, leader del settore, propone al mercato italiano.

myPOS è una delle fintech europee più innovative nell’ambito dei pagamenti, con oltre 130.000 clienti in tutto lo Spazio Economico Europeo e in Svizzera.

Per le sue innovazioni nel settore dei pagamenti myPOS ha vinto numerosi premi quali: “Best POS Innovation” al Merchant Payment Ecosystem nel 2019; “Best B2B Payment Company” al programma Breakthrough Awards nel 2020 e nel 2021; “Best SME Omnichannel Payments Platform” da parte degli UK Enterprise Awards di SME News nel 2020.

La nostra proposta risponde alle esigenze normative che via via si stanno susseguendo in relazione alla tematica dell’obbligatorietà del Pos, attraverso strategie che risultano sempre performanti, ma, soprattutto, estremamente gradite ai nuovi clienti business così come a quelli fidelizzati.

Il dispositivo POS è compatto e multifunzionale. È un POS portatile, con una porta di lettura per carte contactless e dispositivi Smart, un lettore bidirezionale di bande magnetiche e altro ancora.

Offre, inoltre, una connessione wireless permanente ed è per questo un dispositivo affidabile per la maggior parte delle attività.

I costi mensili per questo dispositivo sono pari a € 0, nessun contratto vincolante, 1,20% + 0,05 € per ogni transazione e 1 anno di garanzia gratuita.


L'unico Dispositivo POS sul mercato che offre ai suoi clienti l'accredito ISTANTANEO della somma transata.

Contattaci per una consulenza!



Condividi:

D3205E2C-43EE-4B11-B02D-6883102DE4B9PNG

Fonti: Libero Tecnologia