RESTO AL SUD 2.0
In arrivo la versione 2.0 di Resto al Sud!
L’agevolazione che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno (RESTO AL SUD) presto avrà degli aggiornamenti.A dar vita alla nuova versione è il Decreto Coesione DL n. 60/2024, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari europei, approvato il giorno 30 aprile 2024 che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione nel quale rientra il progetto del mezzogiorno "Resto al Sud 2.0". L'obiettivo di questo decreto, come quello precedente, è quello di promuovere l'impreditoria del mezzogiorno tramite dei voucher e dei contributi a fondo perduto che sono destinati a favorire l’occupazione di giovani, donne e a sostegno dell’autoimprenditoria.
L’accesso al Piano Resto al Sud è regolato da criteri specifici, tra cui la residenza nelle regioni meridionali, la presentazione di un progetto imprenditoriale innovativo e sostenibile, e la disponibilità di un piano di investimento coerente. I beneficiari possono accedere a finanziamenti agevolati, agevolazioni fiscali e servizi di supporto tecnico e amministrativo per favorire la crescita e la sostenibilità delle loro attività sia in forma individuale sia in forma collettiva, inoltre i fondi sono destinati anche alle iniziative che richiedono l’iscrizione a ordini o collegi professionali. Questi criteri sono rimasti il punto fermo del passaggio dal RESTO AL SUD come tutti noi lo conosciamo alla sua nuova versione 2.0.
Adesso vediamo nel dettaglio i criteri soggetti alle variazioni presentate nel decreto.
- Il decreto Coesione ha stanziato quasi 50 milioni di euro per l'anno 2024 e 445,5 milioni di euro per l'anno 2025, la misura riconosce contributi a fondo perduto che possono coprire dal 70% al 75% degli investimenti, fino a 200mila euro.
- I beneficiari di queste agevolazioni sono i giovani con meno di 35 anni di età che soddisfino almeno uno dei seguenti criteri:
- si trovano in condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 - 2027;
- sono inoccupati, inattivi e disoccupati;
- siano disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Programma GOL).
Chi non potrà più usufruire del bando RESTO AL SUD una volta in vigore la nuova versione?
- Persone di qualsiasi sesso con età compresa dai 35 ai 56 anni compiuti
- persone che attualmente lavorano ma che vogliono usufruire del bando per avviare l'impresa dei loro sogni e poi dimettersi
- Aziende che voglio accedere al bando per diversificare o ampliare la loro attività
E' semplice.
L'aggiornamento a RESTO AL SUD 2.0 non entrerà in vigore prima di fine Giugno. Consigliamo tutti coloro che vogliono accedere al bando così come è adesso di affrettarsi a presentare la propria domanda.
E' possibile richiedere una consulenza GRATUITA cliccando qui .
In conclusione, il Piano Resto al Sud 2.0, anche con le nuove variazioni, rappresenta un’opportunità concreta per rilanciare l’economia del Mezzogiorno, promuovere l’innovazione e contrastare la disoccupazione giovanile, contribuendo così a una maggiore coesione e sviluppo dell’intero Paese.